In vacanza con il cuore: come viaggiare in sicurezza
Si può viaggiare con una malattia cardiaca?
Nella maggior parte dei casi sì – con la giusta preparazione e la destinazione adeguata.
Rispondiamo alle domande più frequenti:
Con problemi cardiaci si può andare in vacanza?
Chi può viaggiare?
Molti cardiopatici possono viaggiare, purché la malattia sia clinicamente stabile.
Attenzione:
- Nessun infarto recente nelle ultime settimane
- Nessuna angina pectoris instabile o insufficienza cardiaca scompensata
- Nessuna emergenza non trattata
Consultare sempre il proprio medico prima di partire.
Qual è la destinazione giusta per un cardiopatico?
- Evitare climi estremi o altitudini elevate
- Preferire viaggi brevi e comodi
- Assicurarsi che ci siano strutture sanitarie adeguate sul posto
Suggerimento: chiedere consiglio al cardiologo o al centro di riabilitazione.
Si può volare con problemi cardiaci?
Sì, se la malattia è stabile:
- Portare sempre i farmaci nel bagaglio a mano
- Avere con sé un elenco dei medicinali e una dichiarazione del medico
- Usare calze compressive in caso di insufficienza venosa o rischio di trombosi
Cosa deve considerare un cardiopatico in viaggio?
- Assunzione regolare dei farmaci (anche con fuso orario!)
- Portare con sé tesserino sanitario, farmaci e contatti di emergenza
- Prevedere pause e momenti di riposo
Quando è meglio non partire?
- Dopo un infarto recente (di solito si consiglia di attendere 6–8 settimane)
- In caso di scompenso cardiaco attivo
- Dopo un intervento chirurgico importante, senza aver completato la riabilitazione
Il nostro consiglio: una buona vacanza inizia con un consulto medico personalizzato.